Bio
Peppe D'avino Quartet

Il trio, a seconda del repertorio, ha cambiato frequentemente il solista, fino alla collaborazione con l’estroso saxofonista Guido Bombardieri.
I pezzi sono stati scritti pensando a chi avrebbe dovuto eseguirli: questa è stata la chiave di volta del disco. Con uno sguardo a Duke Ellington, l’idea è quella di scatenare un forte interplay senza snaturare il mood dei brani. Le registrazioni in presa diretta intendono dare all’ascoltatore la sensazione di essere in un jazz club, dove ascoltare musica dal vivo. La professionalità del maestro Carlo Cantini, nella sua sala di registrazione, ha contribuito a creare l’alchimia giusta. 
I brani, tutti composti da Peppe D’Avino tra il 2016 e il 2017, sono espressione della melodia “nazional popolare”. Secondo Peppe D’Avino: “Solo una buona melodia rende unico e riconoscibile un brano”. 

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